IL MATTINO DI PADOVA: C’è poco da contestare a Magdi Allam, gran parte di quel che dice sull’Islam è purtroppo tragicamente vero. Ha indicato imam che predicano dalle moschee tesi inconciliabili con la nostra civiltà
C’è ben poco da contestare a Magdi Allam, gran parte di quel che dice sull’Islam è purtroppo tragicamente vero. Ha indicato imam che predicano dalle moschee tesi inconciliabili con la nostra civiltà (anzi, di più: con la nostra sicurezza), e aveva sempre ragione, su quegli imam lo Stato ha aperto gli occhi con anni di ritardo, e quando li ha espulsi lo ha fatto male, con esitazione.
Ha sempre sostenuto che non qualche frangia dell’islam solitaria, separata e scismatica, è inconciliabile con la nostra tradizione e il nostro diritto, ma l’Islam tout court, e ciò che il cuore dell’I slam non si prepara alla conciliazione e alla convivenza, ma alla sostituzione della nostra civiltà. Ha detto che l’Ucoii predica la separatezza da noi, la non-conciliabilità, e talvolta ospita e protegge membri del terrorismo. Indicava i nomi.
Questo ha fatto sì che nella Consulta per l’Islam, che il governo interpella quando prepara dei provvedimenti sull’attività dell’I slam in Italia, l’Ucoii non c’è. Ha anche rivelato (pesco nella memoria) che l’Ucoii ha infiltrazioni in una moschea già attiva nel padovano e in un’altra che sta per sorgere. Magdi Allam ha toccato la punta più avanzata della sua contestazione all’Islam quando ha detto che (cito tra virgolette, uso parole sue) «l’estremismo si alimenta di una sostanziale ambiguità insita nel Corano e nell’a zione concreta svolta da Maometto». >>> di Ferdinando Camon | Venerdì 17.10.2008
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