ASIANEWS.it: Essi distraggono le persone dal lavoro e impediscono di raggiungere il successo professionale. Nella società saudita è sempre più evidente una spaccatura fra la leadership religiosa integralista e una base che vuole maggiori aperture e libertà. In otto giorni oltre 25mila sauditi hanno assistito alla proiezione di una commedia prodotta nel regno.
Riyadh – Il cinema e il teatro sono “contrari alla legge islamica”, perché “distraggono le persone dal lavoro” e dalla possibilità di “raggiungere il successo”. È quanto affermato dal gran Muftì Abdul Aziz Alu Al Sheikh in un incontro con gli studenti della King Saud University. Nel corso del convegno si è anche parlato di tempo libero e divertimenti, guida, di arti visive e letteratura.
“Gli spettacoli teatrali, siano essi cinema o canzoni, sono in genere contro la Sharia” ha ammonito il gran Muftì. “Le persone necessitano solo di quelle [forme artistiche ] che sono utili per loro, al fine di cambiare lo stile di vita [secondo i precetti dell’Islam]”.
Lo scorso anno il leader religioso si era scagliato contro la televisione, lanciando una fatwa contro gli sceneggiati di successo turchi “Nour” e “The Last Years”, gli spettacoli tv più apprezzati e seguiti nel mondo arabo. Egli li ha definiti “diabolici e immorali”, distruttori della “nostra etica” e “contrari ai nostri valori”. >>> AsiaNews/Agenzie | Giovedi 26 marzo 2009
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